3.1.j Regole per il calcolo della tariffa
Regole di calcolo della tariffa, con indicazione in forma fruibile per gli utenti, anche attraverso esempi, delle variabili su cui si basa il calcolo della quota fissa e della quota variabile, delle riduzioni applicabili agli utenti domestici e non domestici, dei meccanismi di conguaglio, dei tributi applicabili
Ultimo aggiornamento: 13 marzo 2025, 17:59
Modalità di calcolo:
Tassa per le utenze domestiche:
• La quota fissa della tassa per le utenze domestiche è determinata applicando alla superficie dell’alloggio e dei locali che ne costituiscono pertinenza, le tariffe per unità di superficie parametrate al numero degli occupanti,
• La quota variabile della tassa per le utenze domestiche è determinata in relazione al numero degli occupanti.
Per le utenze domestiche condotte da persone fisiche che vi hanno stabilito la propria residenza anagrafica, il numero degli occupanti è quello del nucleo familiare risultante all’Anagrafe del Comune, salva diversa e documentata dichiarazione dell’utente. Devono comunque essere dichiarate le persone che non fanno parte del nucleo familiare anagrafico e dimoranti nell’utenza per almeno sei mesi nell’anno solare, come ad esempio collaboratori familiari o badanti, che dimorano presso la famiglia.
Tassa per le utenze non domestiche:
• parte fissa: è espressa in euro/anno al mq
• parte variabile: è espressa in euro/anno al mq
Il conteggio della tassa sulle utenze NON Domestiche corrisponde alla somma dei prodotti della tariffa fissa x superficie utile e della tariffa variabile x superficie utile.
L’importo totale annuale dovuto dalle utenze domestiche e dalle utenze non domestiche è dato dalla tassa calcolata come sopra esposto, a cui vengono aggiunti il TEFA (tributo provinciale per l'esercizio delle funzioni ambientali), nella percentuale del 5% e le componenti perequative, previste dalla delibera Arera n. 386/2023.